Processo di etichettatura USDA Certified Biobased

Microprovetta di vetro da 1 ml con tappo a ghiera e setto rivestito in Teflon. La provetta dovrebbe essere riempita solo per un quarto o per metà.

Assicurarsi che le provette siano dotate di tappo a scatto o altra chiusura sicura che impedisca la fuoriuscita del prodotto. È possibile utilizzare le provette disponibili su questo sito. Imballare le provette adeguatamente per evitare che si rompano durante il trasporto.

Assicurarsi che i sigilli delle provette siano chimicamente inerti, ovvero che siano costituiti, ad esempio, da un disco di silicone con una o entrambe le facce in Teflon. Se si utilizzano microprovette con tappo a vite come quella color ambra nell’immagine, assicurarsi che il tappo sia rivestito di materiale inerte come il silicone, il Teflon o altro materiale non reattivo. Non usare provette con tappi rivestiti di cartone e alluminio. Il cartone è incollato al tappo. Queste provette non sono adatte ai liquidi volatili poiché i vapori possono sciogliere la colla e contaminare il campione durante la spedizione.

NOTA: se il campione contiene COV, la provetta deve essere piena (senza spazio vuoto).

Se non diversamente richiesto, il laboratorio preleva un sottocampione nella quantità necessaria per l’analisi. Se ci sono istruzioni speciali per garantire che il sottocampione analizzato sia rappresentativo dell’intero prodotto, contattare il laboratorio prima dell’analisi. Poiché i tecnici di Beta non sono esperti di tutti i processi di produzione e tutti i materiali, l’analisi di un campione rappresentativo è responsabilità del cliente.

Prodotto per vendita al dettaglio o intermedio?

I moduli dello USDA richiedono di elencare il prodotto come “retail product” (prodotto per la vendita al dettaglio) o come “intermediate product” (prodotto intermedio). Con “retail product” si intende un articolo che verrà acquistato direttamente dal consumatore oppure un imballaggio utilizzato, senza modifiche, per contenere un prodotto acquistato dal consumatore. Con “intermediate product” si intende invece una materia prima che verrà venduta e poi modificata o utilizzata per la produzione di un articolo destinato alla vendita al dettaglio, che verrà infine acquistato dal consumatore. Se il materiale è elencato sul modulo USDA come prodotto intermedio, è possibile prelevare un sottocampione e inviarlo al laboratorio utilizzando qualsiasi contenitore appropriato. Scatteremo una foto del campione al suo arrivo in laboratorio.

Per i materiali elencati, sul modulo di richiesta, come prodotti per la vendita al dettaglio, lo USDA richiede l’invio di un campione nella confezione usata per la vendita al dettaglio (per il laboratorio è solitamente sufficiente il quantitativo minimo possibile). Per fornire una prova dell’analisi, il laboratorio è tenuto a scattare una foto del contenitore originale del prodotto analizzato, a dimostrazione del fatto che il risultato è stato ottenuto su materiale prelevato dallo stesso contenitore mostrato nella foto. Al richiedente non è consentito prelevare sottocampioni o fornire foto dei prodotti per la vendita al dettaglio scattate autonomamente. Il prodotto deve essere inviato all’interno della confezione in cui viene venduto ai consumatori. Non esistono opzioni di autodichiarazione per il campionamento dei prodotti per la vendita al dettaglio.

Il cliente deve accertarsi che il prodotto inviato possa essere smaltito in sicurezza nello stato della Florida. Ad esempio, la candeggina non presenta problemi, ma alcuni solventi non sono consentiti. In caso di dubbi, consultare il laboratorio prima di inviare i campioni. Se si desidera effettuare il campionamento di un prodotto per la vendita al dettaglio prima di inviarlo al laboratorio, consultare lo USDA.

Una volta raggiunta la fase di firma del contratto con lo USDA (Participant Agreement), l’ente certificatore inviterà il cliente a contattare Beta per discutere i dettagli dell’analisi, ad esempio la quantità appropriata da inviare e l’indirizzo di spedizione.

I risultati rappresenteranno solo il materiale effettivamente analizzato. Per i materiali eterogenei, è necessaria una discussione preliminare con il laboratorio per garantire che il campione sia rappresentativo dell’intero prodotto.

Secondo quanto previsto dalla norma ASTM D6866, i carbonati devono essere esclusi dall’analisi del contenuto biobased. Per i materiali che contengono carbonati sono necessarie procedure speciali. Per garantire l’accuratezza, il laboratorio deve essere informato dell’eventuale presenza di carbonati nei prodotti da sottoporre all’analisi.

Contattare un rappresentante del programma BioPreferred (biobasedtesting@im-strat.com) per domande sull’analisi di campioni che contengono carbonio inorganico non rilevabile o incapsulato..